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Francia: il caffè alla corte del Re Sole

Amici di Marcafè ben tornati per un altro viaggio alla scoperta di come il caffè è stato accolto nei diversi angoli del mondo e di come, nel corso degli anni, si è sviluppato fino a diventare la bevanda che ci accompagna in ogni momento della giornata.

Oggi parleremo della storia del caffè in Francia, che a dirla tutta è una storia abbastanza recente perché i primi dati che abbiamo risalgono alla metà del 1600 a Marsiglia dove alcuni mercanti portarono con se il caffè dai loro viaggi in oriente e ebbero l’idea di aprire un locale sullo stile delle botteghe del caffè che a Costantinopoli erano di gran moda.

Questo nuovo locale fu aperto nel quartiere dei mercanti, il più ricco, frequentato da navigatori e commercianti che potevano permettersi questo lusso in quanto il caffè era una merce pregiata e non alla portata di tutti. Qui uomini facoltosi parlavano di affari e si accordavano per nuove spedizioni in paesi esotici mentre potevano fumare e giocare per passare il termpo in maniera tranquilla e rilassata.

Nel corso degli anni il caffè divenne sempre più alla portata di tutti e piccole botteghe vennero aperte in tutto il paese, tanto che alla fine  qualcuno iniziò a percepire questo nuovo prodotto pericoloso per i propri affari. . .tiamo parlando dei produttori di vino. La situazione era così seria che i viticoltori francesi si allearono con medici e farmacisti del tempo per iniziare a fare una propaganda negativa del prodotto.

Questi commercianti, per dare credibilità alla loro storia, decisero di basarsi su una vecchia legenda persiana che raccontava di come il caffè rendesse nel tempo impotenti, additandolo come il nemico numero uno dell’amore. Con il dilagare delle voci anche la politica prese a cuore l’argomento e il consiglio comunale di Marsiglia dichiarò ufficialmente la bevanda pericolosa.
Fortunatamente i marsigliesi erano molto svegli e da navigati uomini di mare non si fecero ingannare prendendo come riferimento proprio gli arabi, che dopo secoli in cui avevano fatto uso di caffè, erano ancora  forti e dal carattere irruento, e quindi non potevano essere stati  "avvelenati" da questa bevanda.

Fù così che da Marsiglia passando per Tolosa, Lione e Bordeaux questa nuova bevanda arrivò a Parigi alla corte di Luigi XIV, che innamoratosi follemente del caffè lo sdoganò a gli occhi di tutti i suoi sudditi e tale era la sua passione che preparava lui stesso il caffè da offrire a gli ospiti.
Altra “moda” che prese piede in quel periodo fu quella di zuccherare il caffè, infatti fino a quel momento nessuno aveva pensato che effettivamente la bevanda potesse essere zuccherata per renderla più amabile e da quel momento il resto è storia.

Ormai dove c’era un teatro c’era anche una caffetteria dove politici, attori, artisti, letterati e filosofi si potevano riunire e dove nascevano le nuove correnti di pensiero che avrebbero influenzato in che direzione sarebbe andato il paese.
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